Guida alla pratica

Guida alla pratica forense con modulistica.
La pratica forense: la strada verso il titolo di avvocato, step by step.

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Ti sei laureato e ti piacerebbe iniziare a svolgere la pratica forense.

Step 1. Devi trovare un avvocato del Foro di Ascoli Piceno che si dichiari disponibile a farti frequentare il suo Studio Legale per la pratica. Colui che accetterà di formarti sarà il tuo “dominus” fino a che non diventerai avvocato (resta sempre salva la possibilità di cambiare studio e dominus).
Step 2. Trovato il dominus dovrai recarti presso la segreteria dell’Ordine degli Avvocati (è necessario risiedere in un Comune che faccia parte del Circondario del Tribunale di Ascoli Piceno e/o eleggere domicilio presso lo studio del dominus) e richiedere l’iscrizione nel Registro dei Praticanti, depositando:

1. Domanda in bollo (marca da € 16,00) contenente cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza, laurea, codice fiscale.

modello domanda

2. Autocertificazione, in carta libera, del:
– Certificato di laurea con indicazioni esami;
– Certificato di nascita, cittadinanza, residenza, godimento diritti politici;
– Certificato del casellario giudiziario;
– Certificato carichi penali pendenti;
– Certificato godimento diritti civili.

modello autocertificazione

3. Dichiarazione in bollo (marca da € 16,00) dell’Avvocato presso il cui studio svolgerai la pratica, comprensiva dell’elezione di domicilio ove necessaria.

modello dichiarazione

4. Foto formato tessera.
5. Versamento della somma di € 100,00 contestualmente al deposito della domanda.
6. Informativa sulla privacy.

modello informativa

Step 3. Adesso che la tua documentazione è stata depositata presso la Segreteria dell’Ordine dovrai attendere che il primo Consiglio utile deliberi la tua ammissione (puoi verificarlo personalmente sul sito internet dell’Ordine dove vengono pubblicati tutti i verbali del Consiglio).
Step 4. Il Consiglio ha deliberato la tua iscrizione. E’ giunto il momento di conoscere le regole che dovrai rispettare…!!!
Il Codice Deontologico sarà la tua Bibbia prima ancora dei quattro codici, studialo…!!!
(Art. 42- Legge professionale 247/2012- Norme disciplinari per i praticanti. I praticanti osservano gli stessi doveri e norme deontologiche degli avvocati e sono soggetti al potere disciplinare del Consiglio dell’Ordine).

Codice Deontologico

Step 5. Recati presso la segreteria dell’ordine e ritira il tuo Libretto di pratica professionale che dovrai conservare e compilare con cura per tutti i diciotto mesi.

 

Sei iscritto nel Registro dei Praticanti e hai appena iniziato la pratica forense.

Il libretto è diviso in 3 semestri e ciascun semestre ha tre sezioni: una per le udienze, una per gli atti processuali e le attività stragiudiziali ed una per le questioni giuridiche trattate.
Ecco come compilare il tuo Libretto di pratica professionale.

Le udienze.
Dovranno essere indicate in ordine cronologico un numero di udienze pari a 20 per il primo semetre e 25 per gli altri semestri. Dovranno essere indicate con la data di celebrazione (giorno/mese/anno), l’autorità giudiziaria (es. Tribunale di Ascoli Piceno, Dott…..), il numero di ruolo generale R.G., le parti, l’attività sommaria svolta.
Le udienze a cui si assiste dovranno essere sia di processi civili sia di processi penali, con un numero minimo di 5 per un genere e di 15 per l’altro genere. Si intendono comprese nelle cause civili, le cause amministrative, tributarie nonché la partecipazione a giudizi arbitrali. Se il praticante si trova in uno studio di soli civilisti o soli penalisti, l’attestazione delle cause di genere diverso può essere fatta dal civilista o penalista, diverso dal dominus, con cui il praticante farà nel semestre le relative udienze; in tale evenienza sul libretto, oltre alla firma del dominus, dovrà essere apposta anche la firma dell’avvocato con cui il praticante ha seguito le udienze dell’altro genere, con l’accortezza di evidenziare queste aspetto; il praticante che svolge la pratica in uno studio legale associato, ovvero nel quale svolgono stabilmente attività più avvocati, potrà riportare nel libretto anche le udienze di cause degli altri avvocati, fermo restando che la sua partecipazione a tali udienze sarà attestata comunque dal dominus.
Sarà consentito indicare due udienze alle quali si è assistito nella stessa giornata per non più di due volte a semestre a condizione che siano innanzi a Giudici diversi.
Non è ammessa l’annotazione delle udienze di mero rinvio.
Ricorda sempre che le udienze dovranno essere scaglionate nell’arco dell’intero semestre.
La presenza all’udienza dovrà essere certificata dal Giudice sull’attestazione che potrai scaricare qui sotto.
La presenza ad un incontro di mediazione, certificata dall’attestazione che potrai scaricare qui sotto, varrà come singola udienza (parere CNF 12.07.2017 n. 55).

attestazione per il Tribunale
attestazione per il Giudice di Pace
attestazione partecipazione Mediazione

Sezione atti processuali e attività stragiudiziali.
Per ciascun semestre devono essere indicati n. 10 atti processuali o attività stragiudiziali a cui il praticante ha partecipato dando un proprio apporto, individuando l’oggetto e il tipo di atto o di attività stragiudiziale.
Esempio. Oggetto: risarcimento danni procurati da sinistro stradale atto: atto di citazione.

Questioni giuridiche.
Il praticante deve procedere alla sintetica redazione di tre questioni giuridiche che nel corso del semestre di pratica professionale ha avuto modo di studiare ed approfondire.
Nelle questioni giuridiche il praticante deve illustrare il caso di specie oggetto di studio e procedere all’analisi della normativa e degli orientamenti giurisprudenziali di riferimento dando conto anche dell’eventuale attività giudiziale e/o stragiudiziale svolta. Nella ricostruzione del caso non devono essere indicate le generalità delle parti e gli estremi del procedimento in corso o esaurito. Le questioni devono essere redatte in forma dattiloscritta, spillate sul libretto e firmate dal praticante.

 

Sono trascorsi i primi 6 mesi di pratica forense.

Dovrai farti vidimare il Libretto della pratica professionale dal tuo dominus e depositarlo all’Ordine unitamente ad una relazione in cui devi dare conto dell’attività svolta durante il primo semestre di pratica (es: partecipazione udienze, attività presso le cancellerie, redazione atti e pareri, ricerche giurisprudenziali, partecipazione a corsi e convegni) ed un breve commento a norma del Codice Deontologico Forense e/o eventuali questioni deontologiche sorte nel corso del semestre.
Il Consigliere delegato dell’Ordine degli Avvocati provvederà alla vidimazione del Libretto di pratica professionale.

 

Trascorsi i primi 6 mesi di pratica forense potrai richiedere l’abilitazione al patrocinio sostitutivo.

Decorsi i primi sei mesi il praticante può presentare domanda per l’ammissione al patrocinio sostitutivo come previsto dall’art. 41, comma 12, L. n. 247/2012.
La domanda in bollo (marca da € 16,00) indirizzata al Consiglio dell’Ordine deve contenere:
– il cognome, il nome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale, data iscrizione Registro Praticanti;
– certificato di frequenza in bollo (marca da € 16,00) dell’Avvocato presso il cui studio ha svolto pratica forense per il periodo di 6 mesi (dal….. al…..);
– ricevuta versamento € 168,00 su c/c postale n. 8003 intestato a Ufficio Registro Tasse Concessioni Governative – ROMA.

modello domanda
modello certificato frequenza

Successivamente dovrai richiedere all’Ordine di prestare il giuramento di rito.
La domanda in bollo (marca da € 16,00) indirizzata al Consiglio dell’Ordine deve contenere la richiesta di voler prestare il giuramento di rito e sempre in carta legale (marca da € 16,00) il relativo verbale.

modello richiesta
modello verbale giuramento

Ma cosa prevede il patrocinio sostitutivo?
Per quanto concerne la sua durata, con la riforma, questa viene ridotta a cinque anni.
Per quanto attiene i limiti in materia dell’attività che può rivolgere il praticante abilitato occorre procedere ad una distinzione tra l’ambito penale e civile.
In ambito penale, egli può esercitare attività sostitutiva per il dominus nei procedimenti davanti al Giudice di Pace, in quelli per reati contravvenzionali ed in quelli che rientravano nella competenza del Pretore, ossia, in linea generale, i reati puniti nel massimo edittale fino a 4 anni e quelli di cui all’art. 550 c.p.p.
In ambito civile, invece, la legge n. 247/2012 si limita a far riferimento ai procedimenti pendenti di fronte al Giudice di Pace ed al Tribunale in composizione monocratica.
Ciò conduce a ritenere che non vi sia più il limite del valore della controversia, con la conseguenza che il praticante abilitato potrà svolgere la sua attività sostitutiva anche in cause di valore indeterminabile.
Ciò che è stato tuttavia maggiormente stravolto dalla riforma è proprio la natura ed il ruolo del praticante abilitato. Dal 1 gennaio 2015 (o meglio, dal 4 febbraio 2015), infatti, egli può essere solo un mero sostituto di udienza del proprio dominus o al massimo degli altri avvocati appartenenti allo studio.
Tale attribuzione non si consegue in via automatica con l’iscrizione nel registro dei Praticanti Avvocati e dopo l’impegno solenne davanti al COA, ma va richiesto dall’interessato ed il COA deve pronunziarsi sulla domanda entro trenta giorni (art. 7 reg.).
Il praticante, pertanto, non può (più) avere cause proprie o essere inserito nel mandato difensivo.
Per tutti coloro che al contrario – all’entrata in vigore della riforma – abbiano già prestato giuramento valgono le vecchie norme.

 

Il primo anno è trascorso. La meta si avvicina.

Dovrai farti vidimare il Libretto della pratica professionale dal tuo dominus e depositarlo all’Ordine unitamente ad una relazione in cui devi dare conto dell’attività svolta durante il secondo semestre di pratica (es: partecipazione udienze, attività presso le cancellerie, redazione atti e pareri, ricerche giurisprudenziali, partecipazione a corsi e convegni) ed un breve commento a norma del Codice Deontologico Forense e/o eventuali questioni deontologiche sorte nel corso del semestre.
Il Consigliere delegato dell’Ordine degli Avvocati provvederà alla vidimazione del Libretto di pratica professionale.

 

Dopo 18 mesi hai terminato la pratica forense.

A conclusione dei diciotto mesi di pratica, il praticante dovrà depositare altra relazione avente ad oggetto l’illustrazione sintetica dell’attività svolta nell’intero tirocinio (es: partecipazione udienze, attività presso le Cancellerie, redazione atti e pareri, ricerche giurisprudenziali, partecipazione a corsi e convegni) ed un breve commento a norma del Codice Deontologico Forense e/o eventuali questioni deontologiche sorte nel corso semestre.
Ottenuta la vidimazione del Libretto da parte dell’Ordine potrai finalmente richiedere il “certificato di compiuta pratica”, compilando il modello che puoi scaricare qui sotto.
La domanda in bollo (marca da € 16,00) indirizzata al Consiglio dell’Ordine deve contenere:
– il cognome, il nome, luogo e data di nascita, residenza, data iscrizione Registro Praticanti;
– marca da bollo € 16,00 per il rilascio del certificato di compiuta pratica;
– certificato del dominus di avvenuta pratica;
– libretto di pratica professionale.
E’ richiesto il versamento della somma di € 3,00 contestualmente al deposito della domanda.

modello richiesta certificato
modello dominus avvenuta pratica

 

Voglio sostenere l’esame di avvocato.

Per l’iscrizione all’esame di avvocato ti rimando al sito del Ministero della Giustizia dove annualmente viene pubblicato il bando.

 

Complimenti sei diventato avvocato. E adesso…

Immagino che dopo tanta fatica vorrai iscriversi all’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno.
Dovrai quindi presentare alla segreteria dell’Ordine:
– domanda in bollo (marca da € 16,00) che contenga: il cognome, il nome, luogo e data di nascita, residenza, data iscrizione Registro Praticanti, data superamento esami, indirizzo e numero telefonico dello Studio, indirizzo pec;

modello domanda

– autocertificazione in carta libera attestante la data del superamento degli esami e la Corte di Appello dove sono stati sostenuti;

modello autocertificazione esito esame

– autocertificazione in carta libera di:
a. certificato di nascita, cittadinanza, residenza, godimento diritti civili;
b. certificato del casellario giudiziario;
c. certificato carichi penali pendenti;
d. certificato godimento diritti civili.

modello autocertificazione

– la ricevuta del versamento di € 168,00 eseguito sul c/c n. 8003 intestato Ufficio Registro Tasse Concessioni Governative – Roma;
– ricevuta del versamento di € 103,00 c/c postale n. 11438603 intestato a Regione Marche – tassa per l’abilitazione all’esercizio della professione – Tesoreria Regionale – 60100 Ancona (da versarsi alla regione dove il contribuente ha conseguito la laurea).
E’ richiesto, infine, il versamento della somma di € 52,00 contestualmente al deposito della domanda.

Dopo l’avvenuta iscrizione dovrai richiedere all’Ordine di prestare il giuramento di rito.

La domanda in bollo (marca da € 16,00) indirizzata al Consiglio dell’Ordine deve contenere la richiesta di voler prestare il giuramento di rito e sempre in carta legale (marca da € 16,00) il relativo verbale.

modello richiesta giuramento
modello verbale

Ricorda adesso che dovrai dotarti, se già non lo hai fatto, di una casella di posta elettronica certificata e di un dispositivo di firma digitale.
Dovrai richiedere, obbligatoriamente, presso la Segreteria dell’Ordine il tesserino di riconoscimento (costo € 10,00) necessario per accedere agli Uffici Giudiziari e per partecipare agli eventi formativi organizzati dall’Ordine.

E’ importante, infine, che tu chieda chiarimenti sull’iscrizione – obbligatoria – alla Cassa Forense attraverso il delegato dell’Ordine.

Buon lavoro Collega.